mercoledì 27 aprile 2016

Sport, benessere e alimentazione : l'importanza del cioccolato

Il cioccolato fondente aiuta anche gli sportivi, potenzia le performance atletiche e la resistenza alla fatica.

Lo rivela uno studio pubblicato su The Journal of the International Society of Sports Nutrition e condotto presso la University of Kingston di Londra coinvolgendo un gruppo di ciclisti amatoriali.

I ricercatori hanno misurato le performance atletiche dei ciclisti all'inizio dello studio, poi a metà di loro hanno chiesto di mangiare per due settimane di seguito circa 40 grammi di fondente al giorno, agli altri una identica quantità di cioccolato bianco.

Dopo due settimane tutti i ciclisti sono stati nuovamente sottoposti a test per misurarne le performance ed è emerso che coloro che avevano mangiato cioccolato nero erano divenuti più resistenti allo sforzo, riuscivano a percorrere distanze più lunghe e consumavano meno ossigeno durante la performance.

Il segreto del fondente sta nel suo contenuto in antiossidanti, in particolare i flavonoidi che aumentano la produzione di sostanze (come l'ossido nitrico) che favoriscono la dilatazione de vasi sanguigni e riducono il consumo di ossigeno durante la performance.

Questa notizia si lega a quella uscita circa un anno fa, secondo cui un' attendibile studio, pubblicato sull’autorevole New England Journal of Medicine, dimostrava una stretta correlazione esistente tra il numero dei Premi Nobel vinti da una nazione e il consumo pro capite di cioccolato.
Piazza d’onore per la patria del Toblerone, la Svizzera, e fondo classifica per Cina e Giappone, paesi in cui il consumo di cioccolato è praticamente inesistente.


Una terza ricerca condotta dall’Università di Melbourne su oltre 2000 pazienti con problemi di ipertensione e affetti da sindrome metabolica ha dimostrato come il consumo tra i 10 e 30 grammi di cioccolato fondente al giorno previene le tipiche patologie dell’apparato cardiovascolare, quali per l’appunto l’ictus e l’infarto.




giovedì 21 aprile 2016

ALLERGIE DI PRIMAVERA : CAUSE, SINTOMI, RIMEDI E NUOVA FRONTIERA

Allergie di primavera 2016: torna il picco di reazioni allergiche a pollini egraminacee. Milioni di italiani conoscono già i sintomi, ma l’allergia a fiori e piante colpisce nuove vittime ogni anno. Per 4 italiani su 10 tutte le primavere è la stessa storia: la bella stagione viene inaugurata da starnuti, naso che gocciola, mal di testa e lacrimazione.
Cause e sintomi
La causa scatenante delle allergie respiratorie di primavera è al comparsa dei primi pollini. Il sistema immunitario può reagire in modo alterato o anomalo a questo fenomeno, producendo per difendersi dalle sostanze ritenute “non compatibili”, anticorpi che liberano istamina e altre sostanze pro-infiammatorie. Se la stagione primaverile si allunga a causa del clima impazzito (come accaduto quest’anno), con temperature al di sopra delle medie e l’influenza dello smog, il ciclo delle piante cambia, si allunga il periodo di fioritura e impollinazione e, di conseguenza, la durata di comparsa dei sintomi allergici.
I rimedi naturali
Il trattamento più efficace per controllare i sintomi dell’allergia stagionale sono gliantistaminici, i decongestionanti e i corticosteroidi, da assumere per via orale o sotto forma di spray nasale. Di seguito i rimedi Naturali e qualche consiglio molto pratico:
  • Ribes nero: è uno dei più potenti antistaminici e antinfiammatori naturali. Agisce positivamente sia a livello cutaneo sia a livello respiratorio ed è consigliato in tutte le forme di allergia al polline, allergia ai farmaci, riniti e congiuntiviti allergiche o asma bronchiale.
  •  Evitare il contatto con fumo di tabacco, polveri e pelo di animali.
  • Per il bambino : coprire e proteggere il naso e la bocca, mettere occhiali da sole o cappelli con visiera.
  • State attenti anche a tavola. Si consiglia di evitare tutti quei cibi ricchi di istamina come i pomodori, gli spinaci, il pesce in scatola, i frutti di mare, gli insaccati, i formaggi fermentati e stagionati, le fragole, la frutta secca, gli alcolici e il caffè.
    La Nuova frontiera
    A mettere a punto un nuovo metodo, definito CAVALLO DI TROIA e descritto in un articolo apparso sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), i ricercatori della Northwestern University.
    L'approccio era stato già testato per le malattie autoimmuni compresa sclerosi multipla e celiachia, ma è la prima volta che viene applicato per sviluppare la tolleranza del sistema immunitario a malattie allergiche. Consiste nel prelievo di una minuscola quantità di allergene che viene introdotto nel 'guscio' di una nanoparticella biodegradabile che il sistema immunitario interpreta come detrito. Quando l'organismo si attiva per eliminarlo, trova il carico di allergene nascosto, ma non invia un segnale di allarme nocivo e la reazione allergica risulta spenta. Nello studio l'allergene era costituito da proteine delle uova che sono state somministrate a topi allergici: dopo essere stati trattati con le nanoparticelle, il loro sistema immunitario non reagiva più contro questa sostanza

lunedì 11 aprile 2016

il sonno come l'alcool : stessi effetti sul cervello

 La carenza di sonno può avere sul cervello gli stessi effetti dell'ubriachezza.
Secondo gli esperti, dopo 17 ore senza sonno , la nostra mancanza di attenzione è simile a quella dovuta agli effetti di una concentrazione di alcol nel sangue dello 0,05 per cento. 
E dopo 24 ore senza dormire , equivale a quella che si verifica con una concentrazione di alcol dello 0,1%, superiore ai limiti previsti per poter guidare negli Stati Uniti. Dalla pubblicazione arrivano anche dei consigli per chi ha problemi importanti di sonno, come ad esempio coloro che soffrono di insonnia, che si caratterizza come il non riuscire a dormire per tre notti a settimana per almeno tre mesi. Oltre ad alcuni farmaci come ad esempio le benzodiazepine, che però possono provocare dipendenza soprattutto se se ne fa uso per un lungo periodo, o la terapia cognitivo- comportamentale, vi sono alcune piccole 'strategie' che si possono adottare, come ad esempio quella di bere latte prima di andare a letto, perché da alcune ricerche condotte questo alimento sembrerebbe avere un effetto calmante e ristoratore. 

FONTE : ANSA



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